Per una diagnosi definitiva bisogna di masse o di processi tumorali, generalmente si ricorre alla biopsia e all’esame istologico: grazie al prelievo di un campione di tessuto è infatti possibile valutare le caratteristiche delle cellule del tessuto e confermare la diagnosi oncologica o meno.
https://www.emicenter.it/tumore-ghiandole-surrenali-cosa-e-come-si-scopre.html
L’esame istologico consiste nel prelievo di un frammento di tessuto per l’analisi al microscopio. La biopsia viene eseguita al fine di escludere o confermare un sospetto di malattia (ad es. diagnosi differenziale tra forme infiammatorie granulomatose o tumorali).
https://www.treccani.it/enciclopedia/istologia/
Una biopsia è una procedura mini-invasiva in cui viene prelevato un campione di tessuto o tumore per esaminarlo al microscopio, lasciando il resto della massa in situ per poi decidere se procedere con un intervento o meno.
I tumori della ghiandola surrenale di solito non vengono sottoposti a biopsia per la possibilità di causare una metastatizzazione secondaria alla procedura e, nel caso del feocromocitoma, di deterimnare una crisi ipertensiva potenzialmente mortale. Lo studio della massa e l’indicazione alla chirurgia si basa su dati biochimici, profilo ormonale e caratteristiche all’imaging.
Fonti: Harrison’s Principles of Internal Medicine, Kasper et al., 19°esima edizione.