L’adrenalina è la più nota catecolamina, sintetizzata dal surrene. Una volta secreta, viene rilasciata in circolo dove si lega ai recettori adrenergici. Questo genera: aumento della FC, vasocostrizione dei vasi periferici, broncodilatazione e preparazione dell’organismo ad essere più reattivo, pronto per la fase di attacco o fuga (fight or flight).
Fonti: https://www.nurse24.it/infermiere/farmaci/adrenalina.html
L’aldosterone è un ormone steroideo prodotto dalle ghiandole surrenali che agisce sulla regolazione della pressione arteriosa, influenzando la secrezione di sodio e potassio. Ha soprattutto una funzione a livello renale, dove l’aldosterone:
Per una diagnosi definitiva bisogna di masse o di processi tumorali, generalmente si ricorre alla biopsia e all’esame istologico: grazie al prelievo di un campione di tessuto è infatti possibile valutare le caratteristiche delle cellule del tessuto e confermare la diagnosi oncologica o meno.
https://www.emicenter.it/tumore-ghiandole-surrenali-cosa-e-come-si-scopre.html
L’esame istologico consiste nel prelievo di un frammento di tessuto per l’analisi al microscopio. La biopsia viene eseguita al fine di escludere o confermare un sospetto di malattia (ad es. diagnosi differenziale tra forme infiammatorie granulomatose o tumorali).
https://www.treccani.it/enciclopedia/istologia/
Una biopsia è una procedura mini-invasiva in cui viene prelevato un campione di tessuto o tumore per esaminarlo al microscopio, lasciando il resto della massa in situ per poi decidere se procedere con un intervento o meno.
I tumori della ghiandola surrenale di solito non vengono sottoposti a biopsia per la possibilità di causare una metastatizzazione secondaria alla procedura e, nel caso del feocromocitoma, di deterimnare una crisi ipertensiva potenzialmente mortale. Lo studio della massa e l’indicazione alla chirurgia si basa su dati biochimici, profilo ormonale e caratteristiche all’imaging.
Fonti: Harrison’s Principles of Internal Medicine, Kasper et al., 19°esima edizione.
Il carcinoma corticosurrenalico, corticosurrenaloma (in inglese, ACC) o cancro del surrene è un tumore raro che si sviluppa dallo strato esterno della ghiandola surrenale (la corteccia surrenale).
Quali sono i segni e i sintomi di questa condizione? Un carcinoma corticosurrenalico può produrre ormoni in eccesso e dare segni e sintomi di una iperproduzione ormonale o essere non secernente, e manifestarsi con segni aspecifici.
Il tumore corticosurrenale può essere scoperto “incidentalmente” quando si eseguono esami (radiologici) per qualsiasi altro motivo. In questo caso generalmente non è associato a secrezione eccessiva o dolore. Queste forme si chiamano “incidentalomi”.
Esistono 3 diverse situazioni per il tumore corticosurrenale “secernente” a seconda che sia legato ad un eccesso di uno o più dei seguenti ormoni:
Un eccesso di cortisolo: vedi “Sindrome di Cushing”
L’eccesso di aldosterone può causare ipertensione resistente al trattamento e vari altri sintomi correlati all’ipopotassemia, come i crampi muscolari.
L’eccesso di testosterone (nelle donne) può causare un aumento della crescita dei peli su viso, schiena, petto, ma anche acne, disturbi mestruali, cambiamento del tono della voce.
L’eccesso di estrogeni (negli uomini) può causare un aumento delle dimensioni del seno, una diminuzione della libido, fragilità ossea e vari altri segni.
Il tumore corticosurrenale “non secernente” si manifesta essenzialmente con un ‘effetto massa’: può dare dolore addominale o lombare, sensazione di pesantezza, nausea e sensazione di sazietà precoce. Più raramente, è la febbre, la perdita di peso o la mancanza di appetito, o la scoperta di metastasi al fegato, ai polmoni o alle ossa che porteranno alla diagnosi.
[Traduzione da fonti francesi]
Fonti: https://www.surrenales.com/corticosurrenales/
Il cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su stimolo dell’asse CRH-ACTH ipotalamo ipofisario, è l’ormone simbolo dello stress: nei momenti di maggior tensione determina l’innesco di una serie di meccanismi (sopratutto aumento della glicemia ed un aumento della pressione) volti alla preparazione del corpo ad fronteggiare situazioni stressanti. Insieme al cortisolo vengono poi liberate adrenalina e noradrenalina (catecolamine); la combinazione di questi tre elementi è un elemento fisiologico essenziale nella gestione degli eventi stressanti (incidenti, infezioni, disidratazione, sforzi ecc…).
Fonti: https://www.treccani.it/enciclopedia/cortisolo_%28Dizionario-di-Medicina%29/
La crisi surrenalica (o crisi addinsoniana) è una situazione grave potenzialmente mortale caratterizzata da profonda stanchezza, dolore addominale e/o agli arti, collasso vascolare periferico (shock), insufficienza renale acuta e profondo malessere generale. Può essere causata, in pazienti con una insufficienza surrenalica, da eventi stressanti (incidenti, interventi chirurgici, infezioni) che normalmente causano un aumento dei livelli circolanti degli ormoni surrenalici.
Il trattamento si basa sulla somministrazione di idrocortisone endovena e su riespansione del volume ematico.
Il deidroepiandrosterone solfato (DHEAS) è un androgeno, un ormone presente sia negli uomini che nelle donne. Il DHEA viene dosato nel sangue.
Il DHEAS:
Fonti: https://labtestsonline.it/tests/deidroepiandrosterone-solfato-dheas
ll mix di chemioterapia EDP (etoposide, doxorubicina e cisplatino) più mitotane come terapia di prima linea ha ottenuto i migliori tassi di risposta e un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia.
Ai pazienti con carcinoma corticosurrenale metastatico può essere somministrato un mix di farmaci che si sono dimostrati efficaci nel migliorare la qualità della vita dei pazienti e nel prolungarne la sopravvivenza. Il mix chemioterapico in grado di rallentare la progressione della malattia è l’EDP, costituito da etoposide, doxorubicina e cisplatino, in combinazione con mitotano.
Fonti: https://ilbolive.unipd.it/it/content/tumori-del-surrene-passi-avanti-nella-cura
Il Fludrocortisone viene utilizzato come sostituto del cortisone quando l’organismo non ne produce abbastanza. Trova impiego nel trattamento dell’insufficienza surrenalica associata al morbo di Addison e della sindrome adreno-genitale con perdita di sale.
Il Fludrocortisone è un corticosteroide che induce i reni a trattenere sodio. Il Fludrocortisone si assume in genere per via orale.
Il Fludrocortisone può ridurre la capacità di combattere le infezioni; può essere inoltre associato a perdite di calcio e potassio e portare a un aumento della pressione e della ritenzione di liquidi e di sodio.
Fonti: https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/antinfiammatori/fludrocortisone/
Le ghiandole surrenali sono due ghiandole situate ognuna sull’estremità superiore di ciascun rene. Misurano circa 5 centimetri di lunghezza per 2,5 centimetri di larghezza, la loro forma ricorda quella di un triangolo, hanno un colore bruno-giallastro e pesano circa 5 grammi l’una. Che cosa sono le ghiandole surrenali? Le ghiandole surrenali sono formate da due porzioni con diversa origine, struttura e funzioni: la parte midollare interna e quella corticale, esterna. La porzione corticale (detta anche corticale del surrene, corteccia surrenale o corticosurrene) è formata da tre porzioni stratificate successivamente dall’esterno.
Ognuna è specializzata nella produzione di particolari ormoni steroidi: la regione glomerulare (più esterna) produce l’aldosterone e altri ormoni mineralcorticoidi indispensabili per la regolazione del ricambio idrosalino all’interno dell’organismo; la porzione fascicolata (intermedia) produce cortisone, cortisolo e corticosterone; quella reticolata (più interna) provvede alla produzione di ormoni sessuali, prevalentemente del tipo androgeno, ma anche progesterone ed estrogeni. La porzione midollare (o midollare del surrene) è situata all’interno della ghiandola surrenale e risulta avvolta dalla porzione corticale.
È formata da cordoni cellulari irregolari che producono due catecolamine, l’adrenalina e la noradreanalina, la cui produzione viene attivata in particolari situazioni di stress. La secrezione degli ormoni della corteccia surrenale, e in particolare quella dei glicocorticoidi, è controllata dall’ormone ipofisario ACTH. A cosa servono le ghiandole surrenali? La funzione delle ghiandole surrenali è quella di secernere differenti ormoni indispensabili allo svolgimento di diverse funzioni fisiologiche. La loro secrezione è endocrina: ciò che viene secreto, cioè, viene immesso direttamente nel circolo sanguigno (questo tipo di secrezione si distingue da quella esocrina, mediante la quale il prodotto viene immesso in una cavità naturale dell’organismo o rilasciato all’esterno, come avviene per i succhi gastrici dello stomaco o per le lacrime).
Fonti: https://www.humanitas.it/enciclopedia/anatomia/sistema-endocrino/ghiandole-surrenali/
La ghiandola pituitaria è una piccola ghiandola che si trova nella sella turcica (“sella turca”), una cavità ossea alla base del cranio, sotto l’encefalo e dietro il ponte del naso.
Sebbene di piccole dimensioni (il suo peso è di poco superiore a mezzo grammo), l’ipofisi è la principale ghiandola endocrina. Il suo lobo anteriore ha infatti la funzione di stimolare, per mezzo di ormoni (tropine), le altre ghiandole a secrezione interna (tiroide, gonadi, surreni), il cui prodotto di secrezione esplica, a sua volta, azione inibente sulla produzione ipofisaria (feed-back negativo). L’ipofisi ha due lobi: uno anteriore ed uno posteriore. A carico del lobo anteriore dell’ipofisi è la produzione anche dell’ormone della crescita (GH) e della prolattina, coinvolta nella secrezione lattea da parte della ghiandola mammaria. Alla neuroipofisi compete la funzione di serbatoio di sostanze, secrete dai nuclei ipotalamici, capaci di inibire la diuresi (ormone antidiuretico) e di determinare contrazioni dell’utero gravido (ossitocina).
La ghiandola tiroidea è una ghiandola endocrina che si trova nella parte anteriore del collo. Essa è costituita da due lobi, uno destro e uno sinistro, uniti tra loro da uno stretto ponte detto un istmo. Normalmente in un adulto pesa circa 20 grammi ed ha una tipica forma a ‘farfalla’.
La tiroide, come tutte le ghiandole endocrine, produce ormoni: questi sono essenziali nella regolazione del metabolismo nell’adulto, e nella regolazione dello sviluppo (specie del sistema nervoso centrale) e dell’accrescimento.
La tiroide produce anche la calcitonina, ormone che regola il bilancio del calcio assieme al paratormone (prodotto dalle paratiroidi).
Le ghiandole sono organi che servono alla liberazione di sostanze utili all’organismo: le ghiandole endocrine, riversano le sostanze prodotte nel sangue; le ghiandole esocrine, riversano invece il loro secreto all’esterno del corpo o in cavità comunicanti con l’esterno.
Gli ormoni sono prodotti dalle ghiandole endocrine.
Le principali ghiandole endocrine sono:
Fonti: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/o/ormoni-generalita
La ACTH es una hormona producida en la sangre por la glándula pituitaria, una glándula pequeña situada en la base del cerebro. La ACTH controla la producción de otra hormona llamada cortisol. El cortisol es producido por las glándulas suprarrenales, dos glándulas pequeñas situadas encima de los riñones. Desempeña un papel importante ayudando a:
Recursos: https://medlineplus.gov/spanish/pruebas-de-laboratorio/hormona-adrenocorticotropica-acth/
L’Idrocortisone viene utilizzato per contrastare infiammazioni, reazioni allergiche, malattie che coinvolgono il collagene, l’asma, alcune forme tumorali, patologie autoimmuni come artrite, lupus, psoriasi, colite ulcerosa e malattia di Crohn; è uno dei farmaci di prima scelta nel trattamento dell’insufficienza surrenalica o sindrome di Addison.
L’Idrocortisone è il principale glucocorticoide prodotto dalla corteccia del surrene. Agisce legandosi ai suoi recettori presenti all’interno delle cellule, promuovendo l’espressione di alcuni specifici geni con conseguente attivazione di molecole dall’azione antinfiammatoria e la contemporanea inibizione di molecole dall’attività proinfiammatoria.
Fonti: https://www.humanitas.it/enciclopedia/principi-attivi/antinfiammatori/idrocortisone/
Il morbo di Addison, anche noto come insufficienza surrenalica, è una rara condizione caratterizzata da un deficit di mineralcorticoidi e glucocorticoidi (i principali ormoni secreti dalla corteccia); colpisce 4 persone per 100’000 abitanti all’anno, quindi è molto più comune dell’ACC. L’insufficienza surrenalica viene divisa per causa: la maggior parte delle forme sono forme idiopatiche (non si riesce ad identificare una chiara causa), altre forme possono essere secondarie a malattie granulomatose, amiloidosi, ma anche tumori o ad asportazione chirurgica delle surrenali.
Esistono forme primitive (malattie che colpiscono primariamente la ghiandola surrenalica) e forme secondarie (da alterazione dell’ipofisi, che controlla fisiologicamente la secrezione surrenalica). I sintomi sono insidiosi ed aspecifici: stanchezza, ipotensione, in alcuni casi iperpigmentazione della cute e mucose (assume un tipico colore bronzino), perdita di peso, nausea, vomito, diarrrea. Spesso questo quadro clinico viene confuso con delle problematiche psichiatriche o nevrosi, portando il paziente ad un lungo percorso diagnostico. Le buone notizie sono che sono disponibili farmaci efficaci per la gestione di questa sindrome, che compensano alla ridotta funzionalità corticosurrenalica!
Il KI-67 è un marcatore cellulare molto impiegato nell’oncologia. E’ correlato con la attiva proliferazione delle cellule in un tessuto: è quindi un uno degli strumenti più potenti per prevedere il rischio di recidiva e quindi la sopravvivenza dei pazienti. Dovrebbe essere incluso nell’analisi anatomopatologica (una volta rimosso il tumore) dei pazienti con tumore corticosurrenale. Esistono tre cut-off di Ki67, espressi in percentuale. Più alto è il valore, peggiore è considerata la prognosi.
La surrenctomia è l’intervento chirurgico di rimozione di uno o di entrambi i surreni.
La surrenectomia laparotomica (chirurgia “open”) è l’apporccio generalmente indicato in:
La surrenectomia laparoscopica mini-invasiva viene generalmente preferita per lesioni <6cm senza caratteristiche di invasività locale.
La scelta del tipo di operazione non è univoca ed è anche dipendente dal centro di riferimento; abbiamo riportato l’attuale parere della Società Europea di Endocrinologia.
Fonti: https://eje.bioscientifica.com/view/journals/eje/175/2/G1.xml
Vedi MITOTANO
Il mitotano è utilizzato nel trattamento sintomatico del carcinoma corticosurrenalico avanzato (ACC) (non resecabile, metastatico o recidivo).
Il mitotano è una sostanza citotossica surrenale attiva, anche se apparentemente può causare anche inibizione surrenale senza distruzione cellulare. Il meccanismo di azione biochimico è sconosciuto. I dati disponibili suggeriscono che il mitotano modifica il metabolismo periferico degli steroidi e inoltre sopprime direttamente la corteccia surrenale.Il mitotano è un agente citotossico.
Il mitotano viene somministrato per via orale, sotto forma di compresse.
Fra i possibili effetti avversi del mitotano sono inclusi: diarrea, capogiri, sonnolenza, mancanza di energia, perdita dell’appetito, nausea, stanchezza, vomito.
Gli ormoni sono molecole (di natura proteica o lipidica, come gli ormoni steroidei prodotti dalle surreni) prodotte dalle ghiandole endocrine (vale a dire quelle che riversano il loro contenuto nel torrente ematico del corpo) e rilasciate nel sangue.
Gli ormoni, trasportati dal sangue, funzionano come messaggeri chimici: trasportano informazioni e istruzioni da un gruppo di cellule (tessuto) a un altro, ed hanno la proprietà sia di stimolare il funzionamento delle cellule di vari organi sia di regolare l’equilibrio di alcuni processi vitali quali:
Fonti: https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/o/ormoni-generalita
La PET (acronimo inglese che sta per Positron Emission Tomography, tomografia a emissione di positroni in italiano) è una tecnica diagnostica di medicina nucleare che comporta la somministrazione per via endovenosa di una sostanza normalmente presente nell’organismo (per lo più glucosio, ma anche metionina o dopamina). La sostanza è marcata con una molecola (minimamente) radioattiva (nel caso del glucosio, il Fluoro 18) e il tomografo PET rileva la distribuzione di queste sostanze. Poiché i tumori sono particolarmente avidi di glucosio, la PET, mostrando l’accumulo di questo zucchero, è molto utile per confermare una diagnosi di tumore, per verificare la presenza di metastasi o per verificare una variazione nelle dimensioni della massa tumorale. La sostanza tracciante, detta radio-farmaco, una volta immessa in circolo andrà a depositarsi nelle cellule che sono in grado di captarla. È dunque un esame funzionale, molto importante per valutare l’efficacia di una terapia oncologica, in quanto l’assenza di accumulo di glucosio radiomarcato in una sede in cui era stato identificato in precedenza indica che il trattamento in corso è efficace.
Tra i diversi sistemi di classificazione delle neoplasie del cortico-surrene il Weiss score è quello maggiormente impiegato, anche se non è stato identificato un univoco strumento per identificare e ben distinguere forme sicuramente maligne da forme benigne. Lo score di Weiss vuole riassumere una serie di caratteristiche del tumore e dare un punteggio: più è alto, più probabile è che il tumore abbia comportamento maligno.
Fonti: https://eje.bioscientifica.com/view/journals/eje/179/4/EJE-18-0608.xml
La BWS deriva da cambiamenti epigenetici o mutazioni genetiche nei geni che regolano la crescita, in particolare sul cromosoma 11p15. Questa regione contiene geni come IGF2 e H19, che svolgono un ruolo cruciale nella proliferazione cellulare.
L’ACC è associato alla BWS, ma è significativamente più raro rispetto ad altri tumori. I bambini con BWS hanno un rischio aumentato di sviluppare tumori, incluso l’ACC, soprattutto nella prima infanzia. Pertanto, si raccomanda un monitoraggio stretto durante i primi otto anni di vita.
La sindrome di Cushing è rappresentata da una costellazione di anomalie cliniche provocate da livelli ematici cronicamente elevati di cortisolo o di corticosteroidi ad esso correlati. Il morbo di Cushing è la sindrome di Cushing dovuta a un’eccessiva produzione ipofisaria di ormone adrenocorticotropo, generalmente secondaria a un adenoma ipofisario. Indipendentemente dalla causa, lo stato di ipercorticosurrenalismo può determinare una serie di manifestazioni cliniche tra cui: facies arrotondata ‘lunare’, obesità centrale con pannicoli adiposi pronunciati in sede sovraclaveare e dorso-cervicale, atrofia muscolare, fragilità capillare, strie rosse sull’addome, ipertensione, calcoli renali, osteoporosi, intolleranza al glucosio o diabete franco e disturbi psichiatrici. Nei bambini è caratteristica l’interruzione dell’accrescimento lineare; le donne hanno di solito irregolarità mestruali.
La LFS è strettamente associata alle mutazioni del gene TP53, che svolge un ruolo centrale nel controllo della divisione cellulare e della morte cellulare. Quando il TP53 è mutato, la capacità del corpo di riparare i danni cellulari è significativamente compromessa, portando a una maggiore suscettibilità a molti tipi di cancro.
Nella LFS, l’ACC tende a manifestarsi durante l’infanzia. Circa il 6-13% dei bambini con LFS sviluppa ACC, spesso tra l’età di 1 e 4 anni.
La sindrome di Lynch è generalmente caratterizzata da mutazioni nei geni di riparazione dei mismatch, come MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2. Questi geni sono responsabili della riparazione del danno al DNA che si verifica durante la divisione cellulare.
La sindrome di Lynch è principalmente associata a un aumentato rischio di cancro del colon-retto e cancro dell’endometrio. Ci sono relativamente pochi casi di ACC in pazienti con la sindrome di Lynch.
Gli antinfiammatori steroidei (cortisonici o corticosteroidi) derivano dal cortisone e agiscono bloccando il processo infiammatorio, ma mediano anche degli effetti regolatori sulla pressione (sono ipertensivi, favoriscono ritenzione di sodio ed eliminazione di potassio), sul metabolismo glicidico (aumentano la glicemia) ed varie altre azioni. Sono sintetizzati con una struttura simile al cortisolo (ormone naturale secreto dalle ghiandole surrenali) e sono in grado di modulare le reazioni infiammatorie.
Fonti: https://www.nurse24.it/infermiere/farmaci/cortisonici-corticosteroidi-antinfiammatori-steroidei.html
https://www.treccani.it/enciclopedia/corticosteroidi/
Con il termine surrenalectomia (o adrenalectomia) si intende l’intervento di asportazione delle ghiandole surrenaliche, ghiandole endocrine che, come suggerito dal nome, sono situate sopra il rene e sono responsabili della regolazione della risposta allo stress mediante la sintesi di corticosteroidi e catecolamine, tra cui il cortisolo e l’adrenalina. Il più delle volte, la necessità di asportare uno dei surreni è conseguente al riscontro di adenomi surrenalici secernenti, che spesso producono sostanze che determinano l’innalzamento della pressione arteriosa. In altri casi, meno frequenti, a patologie tumorali maligne.
Fonti: https://www.humanitas.it/news/rimozione-del-surrene-i-vantaggi-dellapproccio-robot-assistito/
La tomografia computerizzata (TC oppure CT dall’inglese Computed Tomography) è una tecnica diagnostica per immagini che consente di esaminare potenzialmente ogni parte del corpo (encefalo, polmone, fegato, pancreas, reni, utero, vasi arteriosi e venosi, muscoli, ossa e articolazioni) per la diagnosi e lo studio dei in primis tumori e di numerose altre patologie. È un esame radiologico, in cui i dati raccolti dal passaggio di vari fasci di raggi X nell’area interessata sono rielaborati da un computer, in modo da ricostruire un’immagine tridimensionale dei diversi tipi di tessuto. Esiste ancora ma è in disuso l’acronimo TAC, per tomografia “assiale” computerizzata, in quanto tempo fa l’esame era condotto lungo un solo asse, con sezioni perpendicolari alla lunghezza del corpo. Oggi esistono macchinari multistrato più moderni e la tomografia computerizzata non è più solo assiale, ma le immagini sono acquisite con una tecnica spirale che permette di ottenere immagini tridimensionali. Pertanto il termine TAC deve essere ritenuto ormai improprio e obsoleto.
Fonti: https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-agli-esami/tc-tomografia-computerizzata